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Cappella di San Carlo

Per lungo tempo un locale sito nella ex-Canonica è stato nominato come Cappella di San Carlo, ma non vi esisteva più nulla di sacro ed era adibito prima a deposito di vecchi mobili e poi a saletta giochi per ragazzi.

Durante l’invasione francese era addirittura ridotta a fienile.

Ripristinata dal Comune, che ne recuperò anche la volta in mattoni – per altro irregolare e certamente non bella – e le ridiede l’accesso diretto sulla Piazza principale del paese, venne riattivata, nel 2000, da un gruppo di volontari, in accordo con il Parroco, come Cappella parte della Chiesa Parrocchiale, in quanto venne destinata alla celebrazione delle Sante Messe nei giorni feriali durante il periodo invernale.

Il giorno di inizio dei Riti eucaristici è il giorno del 4 novembre, festa di San Carlo Borromeo, di cui conserva il titolo.

La tradizione orale collettiva ha sempre collegato questa Cappella all’Asilo infantile, poiché è situata nell’edificio che lo ospitava e veniva gestito da Suore, ma la sua origine è parecchio più antica: non solo si ricollega all’Opera Pia degli Esercizi quivi esistente (Testamento Gandolfo 1741) della quale era venuta a far parte, ma è dichiarata antecedente ad essa.

Il locale, arredato con essenziale semplicità, ha nell’insieme un atmosfera di sacro raccoglimento.