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Cappella dell'Annunciazione

Cappella dell'Annunciazione


E’ la prima che citiamo poiché viene definita “il piccolo santuario del paese” e, pur essendo San Giovanni Battista il patrono, l’Annunziata è la festa religiosa e la sagra paesana per eccellenza fino dai tempi antichi.

Ce ne vengono date notizie in un libro dei Conti del 1845 (Archivio Parrocchiale) che ha tra le sue voci: “Novena e Messa cantata, discorsi sermoni, panegirici alla Madonna, l’organista ed il Predicatore che veniva da fuori e che per adempiere alla sua funzione restava più giorni ospite della Parrocchia”.

Si parla poi della processione con la statua della Madonna ed emerge anche la festa in senso laico-folkloristico con la voce di spesa, segnata dai Massari, per l’acquisto di “polvere da sparo, mortaretti, micce”, in seguito saranno “razzi volanti” e poi fuochi d’artificio.

Tra le entrate, invece, vi sono segnate, oltre a sostanziose offerte, le lotterie ed i doni preziosi in oro dei fedeli, che venivano messi all’incanto.

Così il tradizionale foulard che si inizia a citare nel 1903 e messo in lotteria o all’incanto nelle due feste principali ivi celebrate: l’Annunziata appunto ed il Nome di Maria (si festeggiava anche San Gabriele). Questa sagra viene spiegata con vivacità di particolari nel libro “Scagnello ieri” di Giovanni Ferrero (Pierino).

In quanto all’edificio, che sorge su un’ altura del paese in località Villa, si riportano stralci su Scagnello da “Le Valli Monregalesi dal Maudagna al Mongia” : “…itinerario verso sinistra sulla strada del Borgo, di fronte si ha l’armoniosa facciata della Cappella dell’Annunziata, quattro finti pilastri racchiudono l’ingresso e reggono un notevole timpano”.

Recava sulla porta un architrave con una scultura purtroppo sepolta dall’intonaco.

All’interno, una tribuna sovrasta il portico e si prolunga per tutto intero il muro della facciata e vi si entra dal campanile mediante una scala e successiva porta.

Esiste un solo altare di struttura mediocre, “fatto alla romana”, con stucco. L’ancona rappresenta lo Spirito Santo in forma di colomba, l’Arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata.

Questo altare è provvisto di TABERNACOLO di legno dorato, ornato di sculture, come riferisce la Relazione Parrocchiale datata 4 agosto 1886: purtroppo oggi ne è sprovvisto, in quanto rubato nell’anno 2000, insieme ai candelabri dello stesso stile.

Il pulpito è di legno di noce con qualche ornato: vi è inalberata la Croce con Crocifisso sovrastata dal baldacchino anch’esso di legno di noce, con ornati, e nel bel mezzo lo Spirito Santo.

Si legge, inoltre, che non consta nè il nome del costruttore, né la data di creazione, anche se è citata comunque in due Relazioni, una del 1728 e una del 1779.

Attorno all’ancona ed appesi alle pareti vi sono piccoli oggetti votivi (cuori e quadretti), datati dal 1800 in poi: quasi tutti i quadri riportano l’ingenuo dipinto dell’evento, in cui il devoto si ritiene miracolato.

Attualmente la Cappella continua ad essere il riferimento per la devozione alla Madonna specialmente nel mese di Maggio: nella prima domenica vi si celebra l’Annunziata con la ripetizione di alcuni dei riti e dei festeggiamenti antichi.