Accesso ai servizi

Posizione e vie d'accesso

Sorge al centro della Val Mongia e il suo territorio è tipico della media montagna.

Ha un’altitudine nel capoluogo di m. 748, sulla collina della Torre di m. 838 e raggiunge i m. 1.048 sul “Bric Blin”, dove termina il territorio comunale al confine con il Comune di Monasterolo Casotto.

Non ha l’elevata altitudine di altri paesi montani cuneesi più conosciuti, ne ha, però, molte caratteristiche in comune: aria pulita, ambiente sereno, flora e fauna similari.

La sua minore altezza è inoltre idonea al soggiorno salubre di tutti, anche di bambini piccolissimi, di anziani, di malati di cuore e degli asmatici.

I suoi confini sono comuni, per la maggior parte, ai paesi vicini da cui è circondato: Ceva, Mombasiglio, Lisio, Battifollo, Monasterolo Casotto.

A proposito dei confini esisteva una contesa antica tra Ceva e Scagnello, per il luogo racchiuso tra il “Monte Acuto” ed il “Fossato di Arezia” (leggasi borgata Fornaci).

Le sue case appaiono allineate sopra una dorsale collinare, quasi a godersi il superbo panorama, che permette di spaziare con lo sguardo, da un lato sulla Val Mongia e dall’altro sulla piccola Valle del Rifreddo, richiamando alla memoria il borgo antico un tempo popolarissimo, quando il costante passaggio di grandi carovane utilizzavano, per il loro commercio tra Liguria e Piemonte, l’unica via esistente.

Quasi ogni abitazione, infatti, reca, all’esterno o all’interno, un segno di quel tempo antico: tracce di affreschi e di decorazioni in cotto, massicce mura o architravi in arenaria.

Ora il paese può essere raggiunto da tre strade principali, asfaltate e transitabili anche nella stagione invernale:

- da ovest, una strada da Ceva percorre la Val Mongia in tutta la sua lunghezza e dalla frazione Mongia di Scagnello, arrampicandosi in ampi tornanti, si distende tra verdi rive, orti e case in località Astirezzi fino a giungere al centro del paese.

Nel suo percorso in salita si trovano vari, comodi imbocchi di strade secondarie a breve distanza l’uno dall’altro, per le località Garelli, Perazzi, San Sebastiano e Borgo, mentre nel primo percorso in piano, a lato del torrente Mongia, vi è la strada che porta alla borgata Villaro.

- da nord, una seconda, sempre proveniente da Ceva, vi si distacca all’altezza del ponte sul Rifreddo ed imboccando Via Alezza di Mombasiglio, attraverso la frazione Fornaci, sale tra boschi, prati e antiche cascine abbandonate fino alla suggestiva Cappella di San Marco, giungendo a Scagnello nella borgata Roatta, a destra della sommità, su un piccolo “Bric”.

- da est, la terza strada sale ancora da Ceva verso Battifollo, tra la fitta vegetazione boschiva che ovunque domina questa Vallata, per allontanarsi verso il traguardo di Scagnello dalla parte opposta della borgata Roatta, e cioè dalla borgata Valbuona.

Come già si è potuto notare, il paese si distingue in più nuclei abitati: Astirezzi, Borgo, Fornaci, Mongia, Roatta, Valbuona, Villa e Villaro, a cui si possono aggiungere le località Bottalla, Garelli, Perazzi, San Sebastiano.

Ogni località ha avuto nel tempo un proprio ruolo: ancora oggi ognuna ha le sue caratteristiche e tutte hanno l’impronta religiosa che permeava la vita dei nostri avi, come attestato dalle Cappelle e dai “piloni” sacri.